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Fondi Europei, i piani di sviluppo rurale ed il ruolo delle imprese culturali

Presentato ieri a Roma il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 per la Regione Lazio.

Un' occasione per valutare quale ruolo potrà rivestire la Cultura per lo sviluppo delle zone rurali che in un Paese come l' Italia occupano certamente un ruolo importante sia per la produzione di prodotti d'eccellenza alimentare che per il turismo.

Troppo a lungo abbiamo trascurato il territorio inseguendo una politica di sviluppo industriale, legata alla crescita delle aree urbane con il risultato di impoverire e spesso distruggere le fonti di quello che nel mondo ogni paese ci invidia; oggi l' unico settore in crescita è proprio quello del "food di qualità" legato alla filiera agricola di produzione e che vede una grande richiesta di prodotto italiano provenire dai mercati di consumo emergenti.

Quindi il rilancio delle zone rurali e la loro promozione diventa importante per valorizzare i settori in cui l'Italia potrà rilanciare la propria economia: siamo ancora in tempo per recuperare?

Certamente si se però si attuerà un uso delle risorse europee disponibili che non serva solo a tamponare le esigenze dei produttori singoli: vanno messe in campo azioni di sistema nelle quali complessivamente si promuovano i territori con tutte le loro espressioni culturali intese nel termine più ampio di tradizioni, produzioni locali, valori ed abilità delle singole comunità. Nello specifico: il PSR del Lazio dedica poco direttamente al rilancio dei territori e della loro Cultura, nonostante gli annunci di programma dei mesi scorsi; l'attenzione (ed il maggior numero di risorse) vanno soprattutto al sostegno dell' agricoltura e delle imprese in difficoltà.

C'è però ampio spazio per le azioni di sistema, ovvero per programmi che prevedano la promozione e valorizzazione di filiere specifiche di prodotti attraverso la creazione di reti e progetti di recupero di strutture di aggregazione; c' è la possibilità di lavorare su programmi che coinvolgano la popolazione rurale attorno al recupero dei proprio valori e tradizioni per rilanciare le attività legate al turismo culturale e di riscoperta della natura; c' è il sostegno alle imprese dei giovani che decidono di dedicarsi alle attività agricole e riprendere la produzione tradizionale. Insomma sicuramente c' è spazio per azioni il cui volano di aggregazione e veicolo di promozione può essere individuato in attività culturali: bisognerà costruire relazioni e progetti con le comunità e saperle avvicinare e convincere dell' efficiacia di riconoscersi nei propri valori per sviluppare sinergie. Un'ennesima difficile sfida che la Cultura può vincere.

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